E invece tu sei ritornata, tu ritorni ogni volta, e ritorno anch'io dal campo di battaglia, a consolare con te le mie piaghe e spargere altro sale sulle ferite aperte. Perché siamo indivisibili, siamo la mano che regge una spada, il frammento dello specchio in cui riflettere noi stessi. Perché possiamo anche vivere l'uno senza l'altra, ma non essere noi stessi.
domenica 10 giugno 2012
Per H.
E invece tu sei ritornata, tu ritorni ogni volta, e ritorno anch'io dal campo di battaglia, a consolare con te le mie piaghe e spargere altro sale sulle ferite aperte. Perché siamo indivisibili, siamo la mano che regge una spada, il frammento dello specchio in cui riflettere noi stessi. Perché possiamo anche vivere l'uno senza l'altra, ma non essere noi stessi.
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